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1313 luglio 11: poiché era vacante la carica di abate di Santa Lucia di Roffeno a causa della morte del precedente abate, Alberto, l’abate del monastero di San Silvestro di Nonantola Nicolò, affermando che secondo antica consuetudine spetta a lui la prima voce nell’elezione ed essendo stato deputato a ciò dai monaci di Santa Lucia, elegge il frate Tommaso del fu Giuliano di Bologna, monaco di San Silvestro, che è nato da matrimonio legittimo, ha l’età prescritta, è dotato degli ordini sacri, è erudito e di buoni costumi.

La sua elezione viene approvata da Pellegrino monaco di Santa Lucia.

L’atto è rogato in Bologna, nella chiesa di San Giorgio in Poggiale, adiacente al palazzo del monastero di Nonantola, alla presenza di Tommasino da San Pietro (Sampieri) dottore di decreti, di Guidotto Guidoni arciprete della pieve di San Lorenzo di Ciano (Mo), di Nicolò da Marzolara arciprete della pieve di San Nicolò di Cortile (nella diocesi modenese), di Raimondo arciprete della pieve di San Michele di Sala Bolognese (nella diocesi bolognese) e di don Bitino rettore della chiesa di Santa Maria di Rocca Novella (nella stessa diocesi).

Il giorno precedente l’abate Nicolò aveva provveduto ad assicurarsi l’obbedienza dei monaci di Santa Lucia, che pretendevano di eleggere da sé il loro abate, come era antica consuetudine del monastero quando non era ancora sottoposto all’autorità di San Silvestro di Nonantola

(BCABo, Fondo Talon Sampieri, busta A.211, mazzo 4, n. 21)

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