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1297 dicembre 30. Ugolino del fu Ottobono macellaio, abitante nella cappella (parrocchia) di San Tommaso del Mercato, vende a Tebaldo abate di Santa Lucia di Roffeno i suoi diritti su un terreno edificabile di 11 chiusi più 9 piedi che è posto sulla riva del fossato della città, tra il ponte nuovo e il serraglio di Porta Govese, confinante con l’alveo del Navile.

Il terreno era stato preso in affitto dal Comune di Bologna per il canone di 3 soldi di bolognini ogni chiuso, che equivale a 33 soldi e 5 denari all’anno, quindi l’abate dovrà pagare al Comune ogni anno nella festa di San Michele (29 settembre) questa cifra. Ugolino dichiara di avere ricevuto dall’abate la somma di 15 lire di bolognini per la vendita.

L’atto fu concluso in Bologna, nella contrada di Porta Govese, sotto il portico della casa di proprietà del monastero

(BCABo, Fondo Talon Sampieri, busta A.211, mazzo 4, n. 7)

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