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1308 giugno 6. Stando in Savigno, sotto il portico della casa del notaio Aldigherio del fu Bongiovanni, Alberto abate di Santa Lucia di Roffeno concede in affitto a Sandro del fu Bonaventura di Tolè il mulino di Vezzano, posto nel territorio della comunità di Roffeno o di Montetortore, sul canale di derivazione dal torrente Samoggia, confinante con il fiume e con altri beni del monastero di Santa Lucia, per cinque anni. Il canone è di 50 corbe di frumento complessivamente nei cinque anni; Sandro paga subito 30 corbe e le restanti 20 corbe si impegna a pagarle nella festa di Santa Maria d’agosto (15 agosto) nella villa di Tolè, più cinque paia di capponi, cinque focacce e cinque giuncate (formaggi) ogni anno in maggio o giugno, quando l’abate passerà da Roffeno o da Savigno, a sua volontà. A garanzia del rispetto del contratto l’abate impegna i beni del monastero e Sandro impegna tutti i suoi beni.

Questo contratto pare indicare che il monastero aveva immediatamente bisogno di frumento, dal momento che chiede all’affittuario di anticipare ben tre anni di canone. Oltre a questo, l’abate chiede anche prodotti aggiuntivi (capponi, focacce, formaggi), retaggio di antichi contratti altomedievali che attraverso questi donativi tendevano a instaurare rapporti di dipendenza personale fra l’ente ecclesiastico e l’affittuario.

(BCABo, Fondo Talon Sampieri, busta A.211, mazzo 4, n. 12)

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