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I disegni di macchine mosse dall’acqua corrente pubblicati in volumi o rimasti manoscritti ebbero un momento di grande fioritura fra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, come mostra questo manoscritto anonimo, a lungo attribuito a Francesco di Giorgio Martini. Non sempre però gli autori di questi repertori di macchine ne verificavano la reale utilità e praticabilità, come nel caso del mulino con ruota a cassetti raffigurato nella pagina di destra. Esso infatti necessita del sollevamento manuale dell’acqua per portarla dallo stagno ad un bacino artificiale superiore, risultando quindi una macchina di scarsa efficienza

Paola Foschi, Macchine idrauliche nella montagna bolognese, in L’acqua e il fuoco: l’industria nella montagna fra Bologna, Pistoia e Modena nei secoli XV-XIX, Atti delle giornate di studio 22 luglio, 3 e 11 agosto, 9 e 10 settembre 1995, a cura di Paola Foschi, Edoardo Penoncini e Renzo Zagnoni, Porretta Terme (Bo), Gruppo di studi Alta Valle del Reno – Pistoia, Società Pistoiese di Storia Patria, 1997, p. 151

(BCABo, 17*.BB.274)

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