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L’ospitalità gratuita e per devozione era un cardine delle attività caritative di monasteri e abbazie, pievi e vescovadi, privati singoli o in comunità: l’abbazia di Santa Lucia dal XIII secolo gestiva l’ospitale per viaggiatori dei Santi Biagio e Nicolò di Bombiana. Ma nel territorio di Bombiana anche l’abbazia di San Salvatore a Fontana Taona gestiva dal 1098 l’ospitale di San Michele Arcangelo della Corte del Reno. Nodo viario di grande importanza posto non lontano dalla via del Reno per Porretta e Pistoia e lungo la via Cassiola e nei pressi del fortilizio bolognese di Castel Leone, questa località era assai più trafficata nel Medioevo di quanto non lo sia oggi

Renzo Zagnoni, Gli ospitali di Bombiana ed i ponti di Savignano: un complesso viario dalla dipendenza monastica a quella del Comune di Bologna, secoli XI-XIV, estratto da «Nuèter», XXV, 1999, p. 338-384

(BCABo, Misc.B.933)

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