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Uno spregiudicato religioso di origine francese, un inflessibile cardinale napoletano mandato dal Papa a governare Bologna, un vecchio senatore petroniano purosangue, un mazzo di carte per giocare a tarocchino bolognese che viene condannato a bruciare al rogo…
Sono questi i protagonisti della storia che raccontiamo in questa mostra, sullo sfondo della Bologna dell’inizio del Settecento: una città all’apparenza immobile sotto l’opprimente giogo papale, ma in realtà viva e sempre attenta a difendere quei pochi elementi di autonomia che ancora le sono rimasti. Primi fra tutti, il diritto di definire come “misto” il governo che regge la città e la libertà di giocare a carte – a tarocchino – nelle tante osterie che riempiono il suo centro storico.
Attraverso i documenti conservati presso la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio abbiamo provato a ricostruire una delle storie più curiose e appassionanti accadute nella Bologna di età moderna.

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