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TAPPA D: Libreria Zanichelli

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L'attuale libreria è recentemente subentrata all'antica libreria Zanichelli, nel cui retrobottega Carducci aveva ricavato uno studio dove trascorreva diverse ore della giornata leggendo quotidiani, correggendo bozze e intrattenendosi con un gruppo di amici.
Nella nostra intervista impossibile approfondiremo la figura di Carducci letterato.

Ecco un altro luogo a lei molto caro, vero Professore?

Quante ore ho trascorso in questo mio studiolo, immerso nei libri e negli scambi con gli amici! Con la Zanichelli c'è sempre stato un rapporto di collaborazione speciale, perché è stata la casa editrice che ha pubblicato tutte le mie opere.

Ci parli della sua produzione poetica e delle sue pubblicazioni.

Mi scusi, ma sarebbe troppo lungo elencare tutti i miei scritti, in prosa e in versi. Mi limiterò a citare i titoli delle sei raccolte in cui io stesso ho suddiviso le mie poesie: Juvenilia, Levia gravia, Giambi ed epodi, Rime nuove, Odi Barbare, Rime e ritmi.
Fin da bambino ho avuto la passione per i classici, latini e greci, e alla loro lezione ho sempre cercato di ispirarmi, giungendo addirittura, in “Odi barbare”, a cercare di imitare il metro della poesia classica. In questo, lo confesso, non sono mai stato un poeta “alla moda”, perché ho sempre fieramente polemizzato con quei letterati tardo-romantici che andavano per la maggiore.
Gli argomenti delle mie opere sono stati molto vari e molte poesie erano legate a temi di attualità politica e letteraria, ma oggi mi accorgo che i testi più apprezzati sono stati quelli ispirati ai motivi più intimi della mia meditazione, spesso piuttosto malinconica.


ASCOLTA la poesia "Nella piazza di San Petronio"

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