Le Biennali di arte antica (1954-1956)


Cesare Gnudi, nominato Soprintendente alle Gallerie nel 1950, progettò una serie di manifestazioni espositive che a partire dalla prima Biennale d’arte antica ebbero l’obiettivo di rivalutare il ruolo fondamentale della pittura e dell’arte bolognese-emiliana.

Le prime otto Biennali, fino al 1970, si tennero nel palazzo dell’Archiginnasio, adattato per le occasioni dall’abile opera dell’architetto Leone Pancaldi, che si occupò degli allestimenti.

Cominciando coi 70.000 visitatori per la mostra di Guido Reni del 1954, che divennero 80.000 per i Carracci nella seconda Biennale del 1956, si affrontarono temi che andarono dalla pittura del Seicento Emiliano, all’Etruria Padana, all’Ideale classico del Seicento, alla Civiltà romana nell’Italia settentrionale, ad artisti da riscoprire, come Guercino o Barocci.

Di tutte queste esposizioni vennero pubblicati dalle Edizioni Alfa cataloghi estremamente curati nelle riproduzioni e con scritti di Francesco Arcangeli, Gian Carlo Cavalli, Andrea Emiliani, Cesare Gnudi, Denis Mahon, Guido Achille Mansuelli, Carlo Volpe. Cataloghi dei quali spesso si dovettero stampare seconde o terze edizioni per rispondere alle richieste del pubblico.

Le foto dei cataloghi e degli allestimenti delle Biennali ospitate in Archiginnasio sono state raccolte nel sito web:
Biennali d’arte antica a Bologna 1954-1970