La quinta Biennale d’arte antica
L’Ideale classico del Seicento in Italia e la pittura di paesaggio. Bologna, Palazzo dell’Archiginnasio, 8 settembre – 11 novembre 1962. Catalogo, testi critici di Francesco Arcangeli, Gian Carlo Cavalli, Andrea Emiliani, Michael Kitson, Denis Mahon, Amalia Mezzetti, Carlo Volpe, prefazione di Germain Bazin, saggio introduttivo di Cesare Gnudi, Bologna, Edizioni Alfa, 19622
BCABo, EBMA B.124
La quinta Biennale è pensata come «naturale prosecuzione della Mostra dei Carracci e di quella del Reni, e ideale conclusione di esse», secondo le parole introduttive di Cesare Gnudi. L’atmosfera della grande esposizione, della quale il catalogo è elemento fondamentale, è così rievocata da Pierre Rosenberg nel 2002: «Le manifestazioni di tale ampiezza erano rare per l’epoca. Si visitava la mostra, si ritornava all’albergo Roma per leggere attentamente il catalogo […] e, in ispecie, le schede, belle e lunghe schede; per poi ritornare, nelle splendide serate d’autunno, al palazzo dell’Archiginnasio al fine di controllare, di verificare le affermazioni degli autori».