Il cardinale Giacomo Boncompagni / 1

Giovanni Francesco Mutiliana
[Ritratto del cardinale Giacomo Boncompagni]
[stampa al bulino, Bologna, dopo il 1695]
Collocazione: GDS, Collezione dei Ritratti, cart. 8, fasc. 58, c. 1

Nacque a Isola di Sora, nel territorio di Frosinone il 15 maggio 1653 da Ugo, senatore bolognese e duca di Sora, e da Maria, figlia di Francesco Ruffo duca di Bagnara: sua madre era la sorella di Carlo, il padre di Tommaso Ruffo, per cui i due cardinali erano cugini diretti. Al momento della nascita, suo zio Girolamo era arcivescovo di Bologna e anche per il piccolo Giacomo fu scelta fin da subito la carriera ecclesiastica. Accolto a soli tre anni nell’ordine dei cavalieri gerosolimitani, poco dopo si trasferì a Roma, dove intraprese gli studi di diritto, laureandosi all’Università della Sapienza. Dopo aver svolto diversi incarichi all’interno della Curia, il 14 aprile 1690 fu nominato arcivescovo di Bologna.
Il suo sarà un lungo arcivescovado, durante il quale si fece apprezzare da tutti i bolognesi: seguì attentamente le sorti del Seminario arcivescovile; compì una visita pastorale completa di tutte le parrocchie e le pievi dell’ Arcidiocesi; nel 1705 fece pervenire al Papa la richiesta del Senato affinché in città non venissero più introdotti nuovi ordini regolari, i cui beni erano per legge esentati dal pagamento delle tasse. A lui si deve anche la canonizzazione di Caterina de’ Vigri da parte di papa Clemente IX il 22 maggio 1712. Nel 1713, per la prima volta, l’immagine della Beata Vergine di San Luca venne portata in città il sabato pomeriggio precedente l’ascensione – prima il trasporto avveniva di notte – e fu proprio Boncompagni, il 26 luglio 1723, poco prima di lasciare Bologna, a porre la prima pietra della nuova basilica di San Luca. L’anno seguente venne infatti trasferito ad Albano, quindi a Roma, dove risiedette presso la chiesa dei padri teatini.
Qui morì il 24 marzo 1731, assistito fino all’ultimo dal suo fedele segretario, il canonico Luigi Montieri.