Fra il XVII e il XIX secolo si diffondono numerose opere poetiche “in lode dei maccheroni” (si veda il pannello La pasta in versi). Oltre al valore poetico più o meno elevato, questi testi sono interessanti anche per ricostruire la storia della produzione della pasta. Nel poemetto di Francesco de Lemene Della discendenza e nobiltà dei maccaroni, la cui prima edizione fu stampata a Milano nel 1675, è testimoniata l’esistenza della gramola e del torchio come macchine fondamentali per la produzione in senso moderno della pasta. Il testo fornisce, inoltre, una prima classificazione dei formati di pasta.
Lucca, per Domenico Marescandoli, 1812
Collocazione: 8. Letterat.Italiana. Poesie burlesche etc. Caps. I, n. 15
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Firenze, Stamperia di Borgo Ognissanti, 1808
Collocazione: 8. Letterat.Italiana. Poesie burlesche etc. Caps. I, n. 11
Milano, Tipografia Destefanis a S. Zeno, 1823
Collocazione: Bianchi. R. 53/12
Napoli, R. Marotta e Vanspandoch, 1831
Collocazione: 8. W. III. 56, op. 5
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Venezia, Giovanni Francesco Garbo, 1800
Collocazione: 11. ee. III. 32
Torino, Tipografia G. Favale e C., 1854
Collocazione: 10. kk. IV. 32
La calcografia esposta riproduce una delle manifestazioni ancora oggi più sentite e amate dai veronesi: il Venerdì Gnocolar. La leggenda narra che nel Cinquecento, per ovviare agli effetti di una grave carestia, i fornai di Verona distribuirono ai più poveri una grande quantità di gnocchi, non di patate, ma di farina e acqua; serviti sulla pietra del gnocco, sul sagrato della chiesa di San Zeno, nell’ultimo venerdì di Carnevale.
Verona, Tipografia Mainardi, 1818.
Collocazione: 10. n. IV. 1
La tavola contenuta in I piaceri della cucina di Alberto Cougnet è tratta da un’edizione del 1521 dell’Opus di Teofilo Folengo. Più conosciuta è la vignetta che si trova in molte edizioni successive, riportata nella seconda sezione della mostra.
Torino, F.lli Bocca, 1903
Collocazione: 34. B. 6314