Teodorico Landoni studioso di Dante


«Molte altre annotazioni [di Landoni] sono ancora inedite e riempiono i margini di una Divina Commedia edita dal Le Monnier e commentata da Brunone Bianchi. È saggio della somma diligenza e del grandissimo amore ch’egli poneva in tutto ciò che si riferisce a Dante: la punteggiatura, la stessa scrittura, ogni più piccola cosa insomma sono curate, studiate, limate quanto è possibile desiderare».
(Paolo Amaducci, In memoria di Teodorico Landoni, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1892, p. 14).

Teodorico Landoni (Fusignano di Romagna, 1819 – Bologna, 1886), figlio del letterato romagnolo Jacopo, fu un bibliofilo ed un appassionato studioso di Dante.

In memoria di Teodorico Landoni.
Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1892
34.F.2400

Visse a Bologna, ma per soddisfare la sua passione per i libri antichi e di pregio viaggiò per tutta l’Italia. Fu curatore di edizioni di opere rare della tradizione umanistica, rinascimentale e sei-settecentesca, esperto in epigrafia (come viene ricordato da Carducci in Confessioni e battaglie, dove si cita anche l’usuale ritrovo con altri eruditi al cosiddetto Caffè dei Cacciatori, l’antico Caffè dell’Ungherese sotto le due torri), segretario stabile nella Commissione per i testi di lingua (dal 1861) e collaboratore della “Rivista bolognese” di Panzacchi.

Teodorico Landoni, Iscrizioni di Teodorico Landoni ed altre dal medesimo volgarizzate.
Ravenna, Fratelli David editori, 1881
SIRANI A.44

 

Piazza di Porta Ravegnana all’incrocio con via Castiglione (Caffè dei Cacciatori).
Riproduzione di una fotografia antecedente il 1912
Fotografia, gelatina a sviluppo
GDS, Fotografie Bologna, n. 1062

Il suo archivio e la sua biblioteca sono conservati nelle raccolte della Biblioteca dell’Archiginnasio, acquistati dal Comune di Bologna nel 1888 su suggerimento di Carducci ed implementati in seguito con materiale dantesco, in particolare grazie ai lasciti della vedova Assunta Gualdi e del maestro Gino Rocchi.

Le bacheche a lui dedicate si soffermano su Landoni nella veste di studioso di Dante, partendo dai suoi rapporti con studiosi nazionali (da Giosue Carducci a Terenzio Mamiani, ministro dell’Istruzione che nel 1860 gli aveva affidato l’incarico di studiare un’edizione nazionale della Commedia, poi non andata a buon fine, per citare solo alcuni nomi dei tanti presenti nel suo ricco carteggio) ed internazionali. È visibile, ad esempio, la lettera nella quale Karl Witte, dantista tedesco e fondatore della prima Società Dantesca (Dresda, 1865), cita il proprio opuscolo Quando e da chi sia composto l’Ottimo commento a Dante, lettera alla quale viene affiancato l’opuscolo nella copia posseduta da Landoni. Lo scritto costituiva una sorta di supplemento alla Bibliografia dantesca di Paul Colomb de Batines, alla cui revisione Landoni aveva partecipato.

Karl Witte, Quando e da chi sia composto l’Ottimo commento a Dante.
Lipsia, Barth,1847
LANDONI 1138

 

 

Oltre al ricco carteggio, nell’archivio Landoni sono custoditi numerosissimi materiali di lavoro, a partire da due edizioni della Commedia fittamente da lui annotate, accompagnate da carte di appunti e bozze preparatorie per una serie di lavori danteschi, non tutti portati poi a termine, come l’edizione affidatagli dall’editore Giacomo Monti, rimasta incompiuta al ventesimo canto dell’Inferno.

Dante Alighieri, La Divina Commedia, coi comenti di Paolo Costa e di Brunone Bianchi.
Firenze, Le Monnier, 1849
Fondo speciale Teodorico Landoni, b. IV, fasc. 1

 

Teodorico Landoni, Appunti manoscritti.
Fondo speciale  Teodorico Landoni, b. V, fasc. 6

 

Si ricordano alcune delle sue pubblicazioni dantesche quali Dichiarazione di alcuni luoghi del Paradiso di Dante, pubblicato prima dalla Tipografia del Seminario di Ravenna (1855) ed in seguito con aggiunte, emendamenti e nuove osservazioni per Le Monnier (1859), Saggio del Dante in Ravenna (Bologna, Fava e Garagnani, 1869), Intorno al Commento ai primi tre canti di Dante (Bologna, Fava e Garagnani, 1869), Sopra alcuni luoghi dell’Inferno e uno del Purgatorio di Dante (Bologna, Fava e Garagnani, 1872).

Terenzio Mamiani, Lettera a Teodorico Landoni.
12 giugno 1860
Fondo speciale Teodorico Landoni, b. XVIII, fasc. 87

 

Teodorico Landoni, Dichiarazione di alcuni luoghi del Paradiso di Dante.
Ravenna, Tipografia del Seminario, 1855
Bozze con appunti manoscritti di Teodorico Landoni
Fondo speciale Teodorico Landoni, b. IV, fasc. 3

 

Teodorico Landoni, Dichiarazione di alcuni luoghi del Paradiso di Dante.
Ravenna, Tipografia del Seminario, 1855
LANDONI opusc. 1175

 

Teodorico Landoni, Dichiarazione di alcuni luoghi del Paradiso di Dante.
Firenze, Le Monnier, 1859
LANDONI opusc. 1181

 

Teodorico Landoni, Dichiarazione di alcuni luoghi del Paradiso di Dante.
Firenze, Le Monnier, 1859
Con appunti manoscritti di Teodorico Landoni
Fondo speciale Teodorico Landoni, b. IV, fasc. 5

 

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