Manifesto della mostra

La mostra

La mostra, nata da un’idea di Carlo Ginzburg, ruota intorno all’esemplare posseduto dalla Biblioteca dell’Archiginnasio di un’opera celebre: il Saggio di un’architettura storica (Entwurff einer historischen Architectur, 1725) dell’architetto austriaco Johann Fischer von Erlach (Graz, 1656 - Vienna, 1723), uno dei maggiori esponenti del barocco viennese che visse a lungo in Italia, fra Roma e Napoli, dove frequentò la cerchia degli allievi di Bernini e il gruppo di artisti e antiquari che gravitava intorno all’Accademia di San Luca e alla regina Cristina di Svezia. Ebbe in particolare contatti con Carlo Fontana e Nicodemus Tessin, Giovanni Pietro Bellori e Athanasius Kircher, lavorando poi alcuni anni per uno dei maggiori collezionisti dell’epoca, il viceré spagnolo Gaspar Méndez de Haro y Guzmán, marchese del Carpio.
In questo libro considerato fondatore di un nuovo approccio alla storia dell’architettura extraeuropea, Fischer riunì una galleria di 84 vedute di edifici antichi e moderni, in cui per la prima volta si trovavano affiancate senza pregiudizi di sorta architetture dell’antichità (monumenti biblici, egiziani, greci e romani) e altre sparse nel vicino e lontano Oriente: edifici turchi e arabi, persiani, thailandesi e cinesi. La galleria era completata da una serie di vedute di palazzi e chiese progettati a Vienna e in altre città dell’Impero dal medesimo Fischer, oltre che da una rassegna di vasi disegnati anch’essi in gran parte da lui.
La mostra ha per oggetto il volume e le sue fonti, presentati attraverso una scelta di libri illustrati, incisioni, carte geografiche, in gran parte di proprietà dell’Archiginnasio, cui si aggiungono monete antiche e alcuni reperti egiziani posseduti dal Museo Civico Archeologico di Bologna.
Fra le opere esposte, si potranno in particolare ammirare alcuni celebri trattati di architettura (le edizioni illustrate di Vitruvio curate rispettivamente da Cesare Cesariano e da Claude Perrault, fratello del famoso scrittore di fiabe); importanti enciclopedie antiquarie come L’Antiquitée expliquée et représentée en figures di Bernard de Montfaucon; rari atlanti sei-settecenteschi come l’Atlas maior di Joan Blaeu e l’Atlas historique di Henri Chatelain. Inoltre, opere di: Piranesi, Juvarra, Vittone, Carlo Fontana, Polidoro da Caravaggio, nonché una piccola ma singolare selezione di scenografie teatrali bolognesi (Vincenzo Mazzi, Caprici di scene teatrali, 1776).

Conferenza di Marco Folin e Monica Preti curatori della mostra

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