Due crivelli enormi e un sacco sono gli attrezzi necessari al vagliatore. Non gli mandate segala, né vena, perché qui entran solo biade grosse, o grano forte. Lo sanno già i fornai, buoni maestri a preparar berlingozzi e zuccherini, o certi calicioncini fuori pastosi e dentro assai dolci. Per il pan buffetto, converrà farina di grano calvello, menata allo staccio, o buratello, finch’é n’esca il fiore, mescolata all’acqua calda: «la pasta è fine più che si mena».
Incisione all’acquaforte tratta da: Giuseppe Maria Mitelli, L’Arti per via disegnate, et offerte dal Sig: Gioseppe M.a Mittelli al grande et alto Nettuno Gigante Sig. della Piazza di Bologna, Bologna, Giuseppe Longhi, 1660
Collocazione: Gds. Stampe autori vari. Cart. XVI, n. 42