Fasti di Lodovico XIV. il Grande esposti
in versi in occasione dell'esser levato al sacro fonte il primogenito
del marchese Filippo cavalier Sampieri in nome di S.M. Cristianissima.
Bologna, Costantino Pisarri,
sotto le scuole all'insegna di S. Michele, 1701 (4.c.387)
Il ritratto di Ludovico XIV precedente il frontespizio è
inciso da Francesco Domenico Maria Francia (1657-1735) che pure
si è adoperato, insieme a Ludovico Mattioli (1662-1747) per
le dodici illustrazioni calcografiche in apertura ai testi poetici
di Giuseppe Felice Orsi (Gennajo), Eustachio Manfredi (Febbrajo),
Cornelio Peroti (Marzo), Gregorio Casali (Aprile),
Angelo Antonio Sacchi (Maggio), Berliagiero Gessi (Giugno),
Carlo Antonio Bedori (Luglio), Francesco Pezzoli (Agosto),
Piero Manni de' Bagni della Porretta (Settembre), Piero Giacomo
Marelli (Ottobre), Gregorio Melisardi (Novembre),
Francesco Ranuzzi (Decembre), tutti in quartine di endecasillabi
a rime incrociate. «Non ti scandalizzare, che in Argomento
così Eroico non si sia impiegata l'Ottava rima; e sappi,
esser ciò provenuto da giusta modestia degli Autori, i quali
non si conoscono in istato di far la figura di Poeti Epici. Oltreché
non manca di giustificazione la scelta del metro che si è
fatta; e, se volevansi imitare i Fasti d'Ovidio, era conveniente
eleggerlo tale, che si rispondesse all'Elegiaco, siccome Ovidio
non si servì in questo caso dell'Esametro continuato, che
è il proprio dell'Epopeja.... (Al lettore)».
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