Come era Bologna nel 1858, ultimo anno del dominio pontificio e anno di inizio della vicenda di Edgardo Mortara e come cambia nei due anni successivi, nei quali la vicenda si sviluppa, e che sottopongono la città ad un drastico cambio di regime?
Nel 1858 un estenuato governo pontificio domina Bologna, la seconda città dello Stato pontificio; da dieci anni è in vigore lo stato d’assedio, continuavano i processi agli oppositori e molti di loro sono stati costretti all’esilio. Il regime si regge grazie al puntello delle truppe asburgiche. Dopo aver represso i moti del 1848/1849 gli austriaci non hanno più lasciato la città e sono acquartierati in vari punti della città, ma soprattutto fra porta Castiglione e porta San Mamolo dove si trovavano anche le stalle per la cavalleria e l’arsenale dell’artiglieria.
Due immagini di Porta San Mamolo.
GDS GDS Cartoline Bologna 2-017 e GDS Raccolta Parmeggiani n. 819.
Cartoline di Bologna.
La città è retta da due ecclesiastici: l’arcivescovo per le questioni religiose e spirituali e il cardinale legato che rappresenta il papa. Sono ancora vive le magistrature cittadine che danno a Bologna il suo caratteristico “Governo misto”.
Bologna è ancora una città d’acqua, solcata dai tanti canali che le danno un aspetto molto diverso da quello odierno, canali che alimentavano una miriade di attività artigianali e industriali, prima fra tutte l’industria della seta con i suoi mulini che per secoli aveva collocato Bologna all’avanguardia del settore. Ma nella prima metò del XIX secolo il mancato adeguamento degli impianti alla sfida della rivoluzione industriale aveva determinato una lunga stagnazione rendendo la produzione sempre più provinciale. La vita delle classi popolari peggiora sensibilmente e anche la manutenzione dei canali viene tralsciata rendendo la città più sporca e malsana.
La città vive dunque un lungo periodo di crisi economica resa più drammatica dall’ancora recente trauma dell’epidemia di colera del 1855 che in una sola estate falciò quasi 5000 bolognesi in una città che ne contava 70.000.
Il 30 aprile la città accoglie il nuovo legato: Giuseppe Milesi Pironi Ferretti (1817-1873). Se la vicenda di Edgardo Mortara sarà l’evento di cronaca dell’anno, fra gli altri fatti si ricordano i lavori per l’allargamento di via Barberia e il rifacimento di Porta Saragozza, il restauro del pavimento della basilica di San Petronio e l’inizio dei lavori per la ferrovia.
Fra gli eventi culturali di rilievo c’è la nomina di Luigi Frati (1815-1902) a bibliotecario presso la Biblioteca Comunitativa Magnani in Archiginnasio, Frati rimarrà direttore fino al 1902 plasmando la fisionomia dell’Istituto.
Da aprile, per volere dell’archivescovo Viale Prelà esce il giornale “L’Osservatore Bolognese” con lo scopo di combattere le idee liberali. Viene anche pubblicato l’Albo a memoria dell’augusta presenza di Nostro Signore Pio IX in Bologna l’estate dell’anno 1857, che celebrava la visita di Pio IX a Bologna ad un anno dall’avvenimento.
Al Teatro comunale si rappresentava la Semiramide di Rossini, mentre al contavalli vanno in scena Crispino e la comare di Federico e Luigi Ricci e l’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Ma lo spettacolo che desterà maggior scalpore in città sarà senz’altro l’esibizione, il 5 dicembre, di Giannina Milli (1827-1888), famosa “poetessa estemporanea”, in un affollatissimo Teatro del Corso. Sostenitrice della causa risorgimentale la Milli, nonostante la presenza del cardinale legato proclamerà versi patriottici. Verrà censurata nelle repliche.
Gli avvenimenti di quel triennio 1858-1860, cruciale per la storia di Edgardo per Bologna e per il Paese sono raccontati nella cronaca del notaio bolognese Enrico Botrrigari
Vedi anche: le risorse nella Bibliteca digitale che parlano del periodo:
1855 Cholera Morbus. Società e salute pubblica nella Bologna pontificia
Ai tempi della Balla grossa. Le imprese criminali di un’associazione di malfattori nella Bologna postunitaria.
Dieci parole per Bologna. Nove secoli di vita comunle
Nascita di una Nazione. Immagini del Risorgimento italiano nelle raccolte dell’Archiginnasio
Bibliografia
Bollettino del Museo del Risorgimento
Digitalizzati scritti di Luigi Dal Pane, Umberto Marcelli, Aldo Berselli, Francesco Flora, Rodolfo Fantini, Gemma Volli (il caso Mortara nell’opinione pubblica e nella politica del tempo)
Bologna nella storia d’Italia
Bologna : Zanichelli, 1933
Inv 415229
Battistella Antonio, Il S. Officio e la riforma religiosa in Bologna
Bologna : N. Zanichelli, 1905
Inv 261888
Berselli Aldo, Le relazioni fra i cattolici francesi ed i cattolici conservatori bolognesi dal 1858 al 1866
Estr. da Rassegna storica del Risorgimento, 1954. p 269-281 ;
Inv 509760
Bosi Giuseppe, Archivio di rimembranze felsinee antiche e moderne : desunte e compilate sopra autentici ed originali documenti dal dottor ingegnere Giuseppe Bosi
Bologna : Tip. di Antonio Chierici da S. Domenico, 1857
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Bottrigari Enrico, Cronaca di Bologna
a cura di Aldo Berselli
Bologna : Zanichelli, 1960-1962
Fantoni Francesco, Della vita del Cardinale Michele Viale Prelà Arcivescovo di Bologna : Commentario
Bologna : Tip. di S. Maria Maggiore, 1861
Inv 119451
Testoni Alfredo, Bologna che scompare. Con illustrazioni tratte da fotografie e stampe e con disegni di Augusto Majani (Nasica). – 2. ed
Bologna : Zanichelli, 1905
Inv 261185