La polemica con Raffaele De Cesare

Raffaele De Cesare, Il ratto del fanciullo Mortara a Bologna,
«Gazzetta dell’Emilia. Edizione della sera», a. 48, n. 74, 15 marzo 1907, p. 2.
G.1.

De Cesare ripropone in questo articolo il testo del capitolo dedicato al “caso Mortara” pubblicato nel primo volume di Roma e lo Stato del Papa. Dal ritorno di Pio IX al XX settembre, Roma, Forzani, 1907.

 

“Lo Stato del Papa “di R. De Cesare e il fanciullo Mortara. Una rettifica di Don Pio Mortara, l’«Avvenire d’Italia», a. XII, n. 151, 3 giugno 1907, p. 2.
G.77.

Con una lettera da Liegi datata 30 maggio 1907, D. Pio Edgardo Mortara interviene criticamente sul contenuto del capitolo dedicato al “caso Mortara” presente nel libro di Raffaele De Cesare, Roma e lo Stato del Papa. Dal ritorno di Pio IX al XX settembre, pubblicato nel 1907. In particolare Mortara accusa De Cesare di aver pubblicato solo l’atto d’accusa e la sentenza del processo a carico di padre Pier Gaetano Feletti, e non altri documenti presenti nelle carte del processo.

 

Una lettera di R. De Cesare di risposta al padre Pio Mortara, «Il Giornale d’Italia», a. VII, n. 158, 7 giugno 1907, p. 3.
G.68

Raffaele De Cesare risponde brevemente alla lettera di Edgardo Mortara pubblica su l’«Avvenire d’Italia» del 3 giugno 1907, ribadendo che la fonte principale del suo scritto è un testo ricevuto dall’amico Augusto Mortara, fratello di Edgardo.

 

 

Sul caso del “fanciullo Mortara”. Una vibrata risposta di Don E. Mortara a R. De Cesare, l’«Avvenire d’Italia», a. XII, n. 167, 19 giugno 1907, p. 3
G.77.

D. Pio Edgardo Mortara chiude la polemica con Raffaele De Cesare con questa lettera inviata da Liegi il 15 giugno 1907, con la quale ribadisce in particolare la falsità di essere stato sottoposto ad un “doppio battesimo”, confermando ancora una volta la validità del battesimo impartitogli dalla domestica poco prima di compiere i sette anni.

 

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