Stemmi

E’ il maggior complesso araldico murale esistente al mondo. Sono circa 6.000 stemmi. Erano molti di più prima della distruzione causata dal bombardamento del gennaio 1944 (ora sono visibili le arcate bianche, senza stemmi, nel lato di palazzo che subì il bombardamento).

Le decorazioni parietali del Palazzo dell’Archiginnasio sono fondamentalmente di due tipi: gli stemmi degli studenti e le “memorie”, ovvero le circa 140 decorazioni dedicate ai professori dello Studio bolognese.

La decorazione degli stemmi era legata alle consigliature studentesche elette ogni anno. I rappresentanti avevano il diritto di dipingere il loro stemma.
Gli stemmi decorano le pareti sempre secondo un ordine prestabilito: le nationes (cioè le regioni di provenienza dei vari gruppi di studenti) erano divise in citramontane e ultramontane, ovvero al di qua e al di là delle Alpi. Le nationes erano sempre disposte secondo una certa sequenza per i legisti e secondo un’altra per gli artisti. Raggiunsero un massimo di 50 per i legisti e di 37 per gli artisti, nel XVII secolo. Non sempre il rappresentante di una natio era originario di quel medesimo luogo. Spesso suppliva uno studente di altra nazionalità.

La regolamentazione degli spazi dove apporre gli stemmi era nelle mani della Gabella Grossa, la magistratura bolognese che gestiva l’Archiginnasio. Nel Seicento cominciarono ad esserci gravi problemi di spazio. Si coprivano decorazioni precedenti, con l’obbligo di riprodurle più in piccolo il più vicino possibile (si veda ad esempio, nella Sala dello Stabat Mater, la memoria di Angelo Spannocchio, fiancheggiata da stemmi riprodotti in dimensioni minori). Poi non si seguì più questa usanza.

I syndaci

 

I syndici anatomiae erano i 20 studenti che venivano scelti per assistere alla pubblica funzione di anatomia nel febbraio di ogni anno. Questi studenti potevano apporre il loro stemma, a proprie spese.

 Vedi le memorie

Curiosità:

Memorie rivali: Malpighi e Sbaraglia
La collecta nivis
Gli unicorni
Lo stemma “americano”

La memoria più antica
Il leone di Venezia
Una donna sui muri