Filmografia

Storie di schiavitù afroamericana: una filmografia ragionata

a cura di Lapo Gresleri

La filmografia qui proposta è una selezione di titoli tra i più significativi inerenti il tema della schiavitù afroamericana, dramma tutto nero che non può che essere raccontato da quel punto di vista. Sono perciò volutamente esclusi quei titoli che, pur se famosi, affrontano il tema da un’altra prospettiva ricadendo così nei facili stereotipi di ruolo tipici di Hollywood o peggio in forme pur involontarie di revisionismo storico. Data la serietà del tema, si è scelto inoltre di escludere narrazioni grottesche, esasperate nei toni ironici, erotici o violenti, optando invece per uno stile più realistico e non compiacente, nel rispetto di un evento traumatico a cui oggi più che mai siamo chiamati a relazionarci con la massima consapevolezza che il rigore storico può offrire.

 

The Autobiography of Miss Jane Pittman (John Korty, 1974)
Tratto dall’omonimo romanzo di Ernest James Gaines è la storia a ritroso di una donna nera del Sud che nasce in schiavitù nel 1850 e negli anni ‘60 diventa parte del movimento per i diritti civili.

Radici (1977)
Miniserie televisiva cult della ABC basata sul romanzo omonimo di Alex Haley dedicato alla storia dei suoi avi a partire da Kunta, rampollo della famiglia africana dei Kinte catturato a 17 anni da schiavisti inglesi nel Gambia e condotto nel Maryland e di qui in Virginia, narrando la sua vita e quella dei suoi discendenti negli Stati Uniti fino allo stesso Haley. Seguito dalla Radici – Le nuove generazioni (1979), Roots: The Gift (Kevin Hooks, 1988) e da un remake nel 2016. Fu nominata per una quarantina di Emmy Award e ne vinse nove oltre a un Golden Globe e un Peabody Award.

Solomon Northup’s Odyssey (Gordon Parks, 1984)
La storia vera di Solomon Northup, un nero libero di Saratoga, New York, che fu rapito nel 1841. Venduto e ridotto in schiavitù nello Stato della Louisiana per 12 anni prima di essere liberato. Dall’autobiografia 12 anni schiavo, il regista inglese Steve McQueen ha tratto l’omonimo film Premio Oscar nel 2013.

Daughters of the Dust (Julie Dash, 1991)
All’alba del XX secolo, una famiglia multi-generazionale nella comunità di Gullah sulle Sea Island al largo della Carolina del Sud, formata da ex schiavi dell’Africa occidentale adotta le tradizioni dei loro antenati yoruba. Lottano per mantenere il loro patrimonio culturale e folcloristico mentre con- templano una migrazione verso la terraferma, ancora più lontano dalle loro radici.

Sankofa (Haile Gerima, 1993)
Sankofa è una parola akan che significa ‘ritornare al passato e rivolgersi al futuro’. Durante un servizio fotografico in Africa una top-model afroamericana si reincarna magicamente in una schiava di una piantagione  in  Nord  America,  vivendo  un’esperienza di dolore e lotta. Il film ha vinto il Gran Premio al Festival del Cinema Africano in Italia e la migliore fotografia al FESPACO Pan-African Film Festival in Burkina Faso ed è inserito nell’elenco dei “500 film essenziali della storia del cinema mondiale” stilato dai professori di studi cinematografici dell’Università di Harvard.

Alex Haley’s Queen (1993)
Miniserie televisiva CBS diretta da John Erman adattamento del romanzo Queen: The Story of an American Family di Alex Haley e racconta la vita di Queen, una giovane donna mulatta negli Stati Uniti d’America durante il XIX e il XX secolo. Nel corso della sua vita, Queen ha difficoltà ad adattarsi a due culture diverse, molte delle quali dovute al suo sangue misto. Dopo varie disavventure conoscerà Alexander Haley, che sposerà e da cui avrà il figlio Simon, padre di Alex.

Lettere per la libertà (Charles Burnett, 1996)
La vicenda è ambientata negli Stati Uniti nel periodo che precede lo scoppio della Guerra civile americana quando nelle piantagioni del Sud lavoravano in schiavitù migliaia di uomini e donne di colore. Una giovane schiava di nome Sarny incontra Nightjohn, un nero libero e istruito che infrangendo la legge le insegna a leggere e scrivere. Insieme cercano di liberare altri schiavi, ma viene scoperto il loro piano di fuga.

Beloved (Jonathan Demme, 1998)
Tratto dall’omonimo romanzo del Premio Nobel Toni Morrison Premio Pulitzer, il film tenta di raccontare il grave trauma della schiavitù afroamericana e le conseguenze psicologiche e fisiche  sulle vittime attraverso le vicende dell’ex-schiava Sethe, divisa tra ricordi di episodi drammatici e una vita in divenire con la figlia Denver, il compagno Paul D e Beloved, una misteriosa adolescente con gravi problemi psicologici derivanti dalle esperienze vissute.

Passage du milieu (Guy Deslauriers, 1999)
Attraverso la voce di uno schiavo africano morto il cui spirito infesta la rotta oceanica il film è una descrizione fedele del viaggio degli schiavi sulla tratta atlantica dalla costa occidentale dell’Africa ai Caraibi e le condizioni spesso fatali a bordo delle navi negriere.

Nat Turner: A Troublesome Property (Charles Burnett, 2003)
Una “scomoda proprietà” per il suo padrone, Nat Turner è stato una “proprietà scomoda” per storici, romanzieri e drammaturghi che hanno cercato di raccontare il leader della famosa ribellione degli schiavi del 1831. Utilizzando un approccio innovativo che combina tecniche documentaristiche, drammatizzazione e metodologia storica, questo film esplora come i molti significati di Nat Turner rimangano fondamentali per comprendere la storia razziale americana.

500 Years Later (Owen ‘Alik Shahadah, 2005)
500 Years Later studia la diaspora africana e l’impatto della schiavitù nel corso della storia, identifi- cando le questioni chiave che affrontano le comunità nere del mondo, tra cui la scarsa istruzione, la povertà, il crimine, e il modo in cui tali questioni disumanizzano e degradano i popoli neri. Il film ha vinto cinque premi in festival cinematografici internazionali nella categoria del miglior documentario, compreso il premio dell’UNESCO “Breaking the Chains”. Ha vinto altri premi tra cui il miglior documentario al Pan African Film Festival di Los Angeles, il miglior documentario al Bridgetown Film Festival di Barbados, il miglior film all’International Black Cinema Film Festival di Berlino e il miglior documentario internazionale all’Harlem International Film Festival di New York.

Slavery and the Making of America (2005)
Una serie PBS che documenta la storia della schiavitù americana, dai suoi inizi nelle colonie britanniche alla sua fine negli Stati del Sud e negli anni della ricostruzione dopo la guerra civile. Attingendo a un’ampia gamma di studi recenti, la serie analizza la schiavitù come parte integrante di una nazione in via di sviluppo, sfidando l’idea a lungo sostenuta che la schiavitù fosse esclusivamente un’impresa del Sud. Allo stesso tempo, concentrandosi sulle straordinarie storie di singoli schiavi, offre nuove prospettive sull’esperienza degli schiavi e testimonia il ruolo attivo che africani e afroamericani hanno assunto nel sopravvivere alla schiavitù e nel plasmare la propria vita. Premiato con il News & Documentary Emmy Award.

Slavery by Another Name (Sam Pollard, 2012)
Un documentario che racconta i molti modi in cui la schiavitù americana è persistita come pratica per decenni dopo la sua presunta abolizione.

The Book of Negroes (2015)
Miniserie CBC diretta da Clement Virgo basata sull’omonimo romanzo del 2007 dello scrittore canadese Lawrence Hill. Ispirata alla liberazione e l’evacuazione in Nuova Scozia da parte degli inglesi di ex schiavi che avevano abbandonato i padroni ribelli durante la Guerra d’indipendenza americana, la serie segue le vicende di una donna presa prigioniera da ragazza in Africa occidentale e venduta come schiava nella Carolina del Sud.

XIII Emendamento (Ava DuVernay, 2016)
Documentario sul sistema carcerario americano che è anche un excursus storico-politico sulla con- dizione dei neri e la loro costante criminalizzazione, dall’abolizione della schiavitù ai giorni nostri. Un film denso e accorato che, attraverso il contributo di studiosi, attivisti e politici, ricostruisce in maniera puntuale come la Storia statunitense sia stata marchiata a fuoco dall’odio razziale verso la popolazione di colore. Candidato al premio Oscar al miglior documentario e vincitore del Primetime Emmy Award for Outstanding Documentary or Nonfiction Special nel 2017.

The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo (Nate Parker, 2016)
La vera storia di Nat Turner, schiavo letterato e predicatore incaricato dal proprietario Samuel Turner di usare le sue prediche per placare gli schiavi indisciplinati. Testimone di orrende atrocità e convinto di essere guidato da Dio, Nat si pone alla testa di una sanguinosa rivolta contro i padroni nella speranza di condurre il proprio popolo alla libertà.

Harriet (Kasi Lemmons, 2019)
La vita di Harriet Tubman, schiava resasi libera, abolizionista, guida per centinaia di fuggiaschi e infine combattente nella Guerra di Secessione contro il Sud a capo di un plotone di 150 uomini afroamericani.

La Ferrovia Sotterranea (2021)
Adattamento dell’omonimo romanzo del Premio Pulitzer Colson Whitehead, la miniserie Prime Video di Barry Jenkins segue la fuga della giovane schiava nera Cora e del suo compagno di viaggio Caesar da una piantagione in Georgia della prima metà dell’Ottocento verso il Nord e la libertà. Servendosi della leggendaria Ferrovia Sotterranea, Cora fa tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti.

 

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