Schiavitù e tratta in Africa

La schiavitù in Africa esisteva ben prima dello sviluppo della tratta atlantica nel XV secolo. Gli schiavi venivano impiegati nel lavoro dei campi e come servitori domestici, e conferivano prestigio sociale a chi li possedeva.
Per tratta si intende il commercio di africani catturati in Africa e poi trasportati in altri continenti o da una regione all’altra all’interno dell’Africa stessa. È possibile distinguere tre tipi principali di tratta sulla base delle rotte attraverso le quali venivano commerciati gli schiavi:

Tratta transahariana
Tratta asiatica o dell’Oceano Indiano
Tratta atlantica

 

LA TRATTA TRANSAHARIANA


La tratta transahariana si sviluppa in seguito alla conquista islamica del Nord Africa nel VII secolo e continua fino agli inizi del XX secolo. Donne e bambine erano le principali vittime di questo commercio, in quanto erano molto richieste come concubine e domestiche nelle case delle famiglie facoltose delle città del Nord Africa.

In base alla sharīʿa (la legge islamica) un musulmano non può schiavizzare un altro musulmano. Per questo i commercianti nordafricani attraversavano il deserto del Sahara per comprare schiavi e schiave non musulmani in Africa occidentale.

LA TRATTA ASIATICA O DELL’OCEANO INDIANO

La tratta asiatica interessa l’Africa orientale e centrale a partire dal VII secolo e si sviluppa fino al XX secolo. Sebbene il numero di schiavi commerciato sia paragonabile a quello della tratta atlantica (12-13 milioni), l’impatto sulle società africane fu meno dirompente, in quanto più diluito nel tempo: la tratta asiatica si sviluppò infatti in un periodo di 11 secoli, mentre quella atlantica in soli 4 secoli.

Oggetto della tratta erano principalmente donne che venivano impiegate come domestiche e concubine in Persia, nella penisola arabica e in India. Gli schiavi venivano invece impiegati come pescatori di perle nel Golfo Persico, come soldati e come marinai. I mercanti di schiavi provenivano principalmente dalla penisola arabica, mentre gli europei ebbero un ruolo poco significativo in questo commercio.

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Copertina dell’edizione inglese del libro Memoirs of an Arabian Princess from Zanzibar di Sayyda Salme (prima edizione 1886)

 Nata nel 1844, la principessa Sayyida Salme bint Said, figlia del sultano di Zanzibar e di una delle sue schiave, crebbe nel palazzo del sultano dove da autodidatta imparò a leggere e scrivere. Secondo la legge islamica, i figli del padrone e delle sue concubine o schiave nascevano liberi e la madre non poteva essere venduta. Inoltre, alla morte del padre i figli e le loro madri avevano diritto a ricevere l’eredità. Alla morte del sultano nel 1856, Sayyida ereditò pertanto una piantagione e una cospicua somma di denaro. Pochi anni dopo, ereditò dalla madre altre tre piantagioni. Tuttavia, pochi anni dopo rinunciò alla sua eredità per trasferirsi in Germania con un commerciante tedesco, Adolph Ruete, di cui si era innamorata e che poi sposò, convertendosi al cristianesimo e cambiando il suo nome in Emily Ruete. Nel 1886 pubblicò le sue memorie nelle quali raccontava della sua infanzia, offrendo vivide descrizioni della schiavitù nell’isola di Zanzibar.

 

 

 

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Molti degli schiavi esportati dall’Africa orientale erano bambini e bambine, come mostra questo elenco compilato dagli ufficiali della nave della Marina Britannica “Columbine”. Dopo l’abolizione della schiavitù, la nave venne impiegata per pattugliare le acque dell’Oceano Indiano occidentale al fine di intercettare le imbarcazioni che trasportavano schiavi. Gli schiavi “liberati” venivano trasportati nella colonia inglese delle Seychelles, dove erano fotografati e registrati, per poi essere impiegati come “apprendisti” nelle piantagioni locali per un periodo che poteva raggiungere anche i 14 anni.

Elenco di schiavi liberati dalla nave di Sua Maestà Columbine, Port Victoria, Seychelles, 1872
Historical Papers Research Archive, University of the Witwatersrand, Sudafrica

Accanto alle foto degli schiavi liberati, venivano indicati nome (che spesso era dato dall’equipaggio della nave), genere, nome della madre, età e statura. Nelle foto di questa pagina:

Sarah, 12 anni

Samuel, 4 anni

Salomon, 4 anni

Sophie, 10 anni

Sally, 8 anni

Tassy, 6 anni

 

 

 

 

 

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