Bruchi, fiori e libri di famiglia

 

L’interesse di Merianin per le trasformazioni dei bachi da seta iniziò in giovane età e presto si fuse con una spiccata propensione artistica. Nata a Francoforte nel 1647 da una famiglia di artisti, incisori ed editori, fin dai primi anni di vita poté disporre di un’ampia riserva di immagini grazie alle raccolte di stampe, matrici di incisioni, libri e dipinti posseduti e realizzati dall’impresa editoriale del padre, Matthaeus Merian (morto quando lei aveva tre anni) e poi dal patrigno Jacob Marrel, pittore di nature morte e di fiori, importante figura per la sua formazione artistica. La familiarità con il mondo dell’arte e della stampa continuerà anche negli anni di Norimberga dove Merianin si trasferirà nel 1668 con il marito Andreas Graff, disegnatore e editore, che pubblicò anche i suoi primi libri.

Archivio Merianin. Cap 1Francoforte, città di nascita di Merianin, in una veduta incisa nel 1646 dal padre, ritratto in bruno sullo sfondo a destra. Una presenza importante ed evanescente allo stesso tempo, come sarà stato anche per la figlia che lo perse all’età di tre anni. Il patrigno Jacob Marrel è in primo piano e ci osserva nell’atto di dipingere: un’azione concreta come tangibile e pratica fu l’educazione artistica che impartì a Merianin. Le acqueforti originali delle due immagini sono autoritratti realizzati dai due autori, mentre il volto di Merianin poco più che trentenne è tratto da un dipinto a olio attribuito secondo alcuni allo stesso Jacob Marrel, secondo altri al fratellastro Matthaeus Merian jr, ed è conservato presso il Kunstmuseum di Basilea.

Archivio Merianin. Cap 1 La veduta del Ponte del Museo di Norimberga è di Johann Andreas Graff e proviene dall’ampia produzione che il marito di Merianin dedicò alla città natale e dove i due giovani sposi si trasferirono nel 1668. È circondata dalla ghirlanda di foglie di gelso che Merianin ha disegnato nel frontespizio del Libro dei Bruchi, pubblicato proprio a Norimberga con la casa editrice di Graff. Diventata presto un’artista rispettata, Merianin ottenne un giardino accanto alla cappella imperiale del castello. Lì e in altri giardini cittadini appartenenti alle famiglie patrizie le cui figlie frequentavano le sue lezioni di disegno, poteva osservare piante e animali. Il maggiolino in primo piano fu trovato, portato a casa, nutrito, descritto, disegnato e incluso da Merianin nel suo diario di lavoro, composto da disegni e annotazioni, che iniziò a raccogliere ancora adolescente. La raccolta costituirà il Libro degli Studi, fonte essenziale di informazioni sul suo lavoro.

 

Robert Fludd, Utriusque cosmi maioris scilicet et minoris metaphysica, physica atque technica historia … tractatus secundus de naturae simia, Francoforte sul Meno, erben Johann Theodor de de Bry, 1624
BCABo, 11.dd.I.5
Michael Maier, Symbola aureae mensae duodecim nationum, Anton Humm, 1617
BCABo, 18*.Q.IV.14bis

 

 

Raccolte dell’ArchiginnasioMatthaeus Merian è incisore e pittore dotato di perizia tecnica, fluidità e pulizia del segno. Originario di Basilea, impara il mestiere in Svizzera, Francia e Germania. Inizia a lavorare presso l’editore e incisore Johann Theodor de Bry. Appartengono a questi suoi primi anni di attività queste due opere: la cosmologia Utriusque Cosmi maioris scilicet et minoris metaphysica, physica atque technica historia del medico-alchimista inglese Robert Fludd il cui frontespizio è firmato da Matthaeus (ma sono sue molte delle oltre 180 illustrazioni contenute) e Symbola aureae mensae duodecim nationum del medico e alchimista tedesco Michael Maier. Il suo ritratto contenuto nel libro è tradizionalmente attribuito a Matthaeus Merian.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Martin Zeiller, Topographia Bohemiae Moraviae et Silesiae, Francoforte sul Meno, Matthaeus Merian il vecchio, 1650
BCABo, 18*.G.I.8

 

Raccolte dell’Archiginnasio – Matthaeus Merian era anche un abile e famoso vedutista. Raccolse le sue numerose incisioni di città nell’opera in più volumi Topographia Germaniae realizzata con l’apporto di altri incisori fra i quali il figlio Caspar e con i testi dello studioso austro tedesco Martin Zeiller. Ecco il frontespizio del volume dedicato alla Boemia con i dati dell’editore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Merianin deve la sua educazione artistica al patrigno Jacob Marrel, pittore di nature morte, incisore e mercante d’arte che l’avvia alla pittura, all’incisione e alla copia di opere di grandi maestri, soprattutto di nature morte. Apprende da lui la tecnica della composizione e della disposizione degli oggetti, le proporzioni e la capacità di osservare il mondo circostante. Impara a dipingere ad acquerello e tempera, su carta, pergamena e tessuto e si appassiona alla pittura dal vero. Marrel è celebrato per i suoi bellissimi dipinti floreali che, nel solco della tradizione del periodo, comprendono insetti e altri piccoli animali per movimentare la composizione e indicare significativi simbolismi, come in questo Vaso di Fiori, con conchiglie, insetti, una rana e lucertole, su un ripiano di pietra (olio su tavola, 1634, Museo nazionale di Varsavia). Produsse anche ritratti molto dettagliati e a grandezza naturale di tulipani (siamo nel secolo della “mania dei tulipani”) per cataloghi commerciali in cui aggiungeva sempre piccoli animali.
Alla sua morte la collezione era composta da incisioni, libri, oltre a 320 dipinti ad olio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Duarte Lopes, Regnum Congo hoc est Vera descriptio regni Africani, Francoforte sul Meno, Johann Theodor de Bry & Johann Israel de Bry, 1598-1619 (primo volume dei Viaggi)
BCABo, 16.h.I.1

 

Raccolte dell’Archiginnasio L’impresa editoriale Merian è composta da Matthaeus e i due figli Caspar e Matthaeus jr: insieme continueranno l’attività della casa editrice di Johann Theodor de Bry a Francoforte ampliandone il catalogo con opere significative in vari campi del sapere. Fra le numerose iniziative di grande successo, la continuazione dell’edizione della raccolta dei viaggi compiuti da vari personaggi nelle Indie occidentali e orientali, avviata nel 1590 da Theodor de Bry (il padre di Johann Theodor de Bry) con il nome di Les Grands Voyages (1590-1634). L’opera colossale contiene centinaia di incisioni calcografiche che consentiranno agli europei di vedere, spesso per la prima volta, ciò che i viaggiatori avevano fino ad allora solo raccontato, costituendo così la più vasta galleria di immagini del mondo conosciuto. Accanto alla rappresentazione di località, abitanti, fatti legati alla conquista dei territori, hanno naturalmente posto anche la descrizione di fauna e flora, come nel particolare di questa tavola, con varie specie di piante esotiche.

 

 

 

 

 

 

 

Fra le pubblicazioni disponibili nella biblioteca di famiglia, non saranno mancati: il Florilegium novum di Theodor de Bry (1611) che Matthaeus Merian rieditò nel 1641 con il titolo Florilegium renovatum e in cui incluse anche questa veduta di un giardino di Francoforte di Johannes Schwindt noto per i suoi fiori rari ed esotici (era comune nel mondo del collezionismo, infatti, trattare e possedere piante rare come meraviglie), mentre fra i libri di storia naturale sarà stato presente Historia naturalis del medico, biologo e botanico polacco Jan Jonston, pubblicata ad Amsterdam fra il 1657 e il 1665. Si tratta di una grande enciclopedia di zoologia in più volumi le cui illustrazioni furono incise anche da Matthaeus e Caspar Merian. La tavola del volume degli insetti qui riprodotta riporta la tipica disposizione di file ordinate di animali. Non solo gli insetti erano separati dalle piante, ma anche le larve dagli esemplari adulti: sono infatti rappresentate in una tavola a parte.