Bulbi e semi per corrispondenza

Archivio Merianin –  Merianin non era agiata e viveva del suo lavoro: oltre a vendere i colori che fabbricava e i propri disegni (che realizzava anche con l’aiuto delle figlie), commerciava in insetti e altri animali, scambiava semi e bulbi anche esotici con collezionisti, studiosi e artisti. È stato qui immaginato un carteggio, quello fra Merianin e la coeva botanica, disegnatrice, collezionista e mecenate olandese Agnes Block: su due fogli antichi ripiegati in forma di lettera, sono state impresse le sagome dei due volti assieme a immagini e parole che rimandano alle personalità delle due studiose e artiste.

Nella lettera di Merianin, piante, nomenclature e semi sono ispirati a quelli dei due cataloghi dell’Orto botanico di Amsterdam redatti in quegli stessi anni da Jan e Caspar Commelin mentre gli animali e la frutta esotica sono ripresi dal cartiglio della mappa dell’America meridionale di Jan Jansson; le farfalle sono contenute nel suo Libro dei bruchi. Per Agnes Block, Merianin produsse acquerelli aventi come soggetti piante, fiori e uccelli della sua tenuta nei pressi di Utrecht.

Jan Jansson, Atlas novus sive Theatrum Orbis Terrarum, tomus tertius, Amsterdam, Jan Jansson il vecchio, 1647
BCABo, 18.D.II.20

 

 

Raccolte dell’Archiginnasio – Particolare del cartiglio della tavola geografica Americae pars meridionalis di Jan Jansson. Le immagini della popolazione locale, della flora e della fauna del continente americano si mostrano secondo il gusto sempre più ispirato alla realtà naturale che si sta facendo strada negli atlanti olandesi della seconda metà del XVII secolo. Le figure impugnano archi e frecce e, quando non nudi, indossano gonnellini e copricapo in piume, tutti elementi ricorrenti nella personificazione dell’America.

 

 

 

 

 

Archivio MerianinDopo che Colombo, nel 1496, portò il primo vero ananas dalla Guadalupa, si assistette da parte dell’élite europea a una vera e propria ossessione per questo frutto. Per quasi due secoli gli hortus nei Paesi Bassi e in Inghilterra, giocarono un’energica battaglia per accaparrarsi il primato della sua coltivazione ma fu Agnes Block a riuscire per prima a coltivarlo, nell’aranceto della sua tenuta di campagna a Vijverhof nei pressi di Utrect, provvisto di serre riscaldate, e qui riprodotta dall’incisione dell’olandese Daniël Stopendaal (1720 circa).

 

 

 

 

 

 

 

Agnes fu molto orgogliosa di essere la prima botanica che riuscì a coltivare una pianta di ananas fruttifera nei Paesi Bassi tanto che ne fece incidere una su una medaglia d’argento dal cui verso fu ricavato il suo profilo. In Archivio Merianin la lettera di Agnes Block riproduce il profilo della naturalista sovrapposto al disegno dell’ananas ripreso dai cataloghi dell’Orto botanico di Asterdam di Jan e Caspar Commelin.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Raccolte dell’Archiginnasio – I due cataloghi dell’Orto Botanico sono stati redatti nel periodo in cui Merianin viveva ad Amsterdam e sicuramente era fra i visitatori del giardino. La prima parte, il Catalogus Plantarum Horti medici, è a firma di Jan Commelin, uno dei fondatori dell’Orto, e contiene la descrizione di 2200 piante, molte delle quali esotiche arrivate in Olanda dall’Asia, dall’Africa meridionale e dalle Americhe. L’opera fu terminata dal nipote Caspar Commelin, uno dei primi curatori del giardino botanico e persona di riferimento per Merianin: sarà lui, infatti, a fornire le informazioni botaniche e i nomi in latino per la Metamorphosis Insectorum Surinamensium.
Alcune illustrazioni sono state completate da Johanna Helena Herolt, la figlia maggiore di Merianin.

I frontespizi dei due volumi sono magnifici: quello del 1697 (a destra) fornisce una rappresentazione allegorica del ruolo di Amsterdam nel mondo botanico all’epoca di Marianin. Seduta al centro di un bellissimo giardino, la figura di Flora che regge lo stemma della città circondata dai quattro continenti Europa, Asia, Africa e America. Dai quattro angoli del mondo, l’abbondanza, “spontaneamente” offerta dagli indigeni, viene poi distribuita alla popolazione a destra. In primo piano l’immancabile ananas e fra i personaggi che offrono le piante, sullo sfondo ad attendere il proprio turno, la rappresentazione dell’America nella figura maschile con l’inequivocabile copricapo piumato.
Nel volume del 1701 (a sinistra) dietro la figura del filosofo e botanico greco Teofrasto, si scorge la distesa di piccoli appezzamenti coltivati e delle serre dell’Orto Botanico.

 

 

Archivio Merianin –  L’entrata dell’Orto Botanico di Amsterdam dal frontespizio di un catalogo del 1689 di Jan Commelin, specialista in piante esotiche. Il nucleo originario dell’Orto (l’Hortus Medicus) fu creato nel 1638 per ospitare piante officinali da utilizzare in medicina. Nel 1682 il consiglio comunale decise di ampliarlo e riallestirlo: tramite contatti con collezionisti e con il ruolo fondamentale di entrambe le Compagnie delle Indie, si riuscì a mettere insieme una vastissima raccolta di piante medicinali, ornamentali e da serra, sia locali che esotiche e completamente sconosciute in Europa.