Le Triomphali feste & giostre fatte nell’inclita citta di Bologna con la pubblicatione di un’altra giostra che se havra da fare il di di Santa Croce di Maggio prossimo. Per la creatione di N. S. papa Giulio III
Bologna, Anselmo Giaccarelli, 1550
Collocazione: 17. Storia civile. Caps. F2, n. 27
Il fuoco ha ripreso a scoppiettare, il cardinale Del Monte raccoglie il libro aperto dal pavimento. Intravedo il titolo alla luce del camino e non trattengo la sorpresa: – Leggete Vesalio?
Un borbottio imbarazzato: – Il buon Dio vorrà perdonare la curiosità di un vecchio che non riserva a se stesso altro piacere che quello di tenersi al corrente delle bizzarrie partorite dalla mente umana.
Terza parte. Capitolo 31 (Finale Emilia, confine doganale tra i Ducati di Modena e Ferrara, 2 aprile 1549)
La citazione da Q sopra riportata è tratta da uno degli episodi più affascinanti del romanzo. Il protagonista, nei panni della sua ultima incarnazione, Tiziano l’anabattista, incrocia il cardinale Giovanni Maria Ciocchi del Monte – futuro papa Giulio III – in una locanda, mentre quest’ultimo si sta recando a Roma per il conclave che lo eleggerà dopo mesi di discussione. Nella notte Tiziano dialoga col futuro Pontefice, raccomandandogli fra’ Benedetto Fontanini, in quel momento in carcere. L’episodio – che sarà cruciale per il prosieguo e la conclusione del romanzo – è frutto di fantasia, ma non fa altro che formulare in forma narrativa un’ipotesi sostenuta da alcuni storici sulla base delle confessioni di Pietro Manelfi, “aiutante” dello stesso Tiziano. Si veda in particolare l’introduzione che Carlo Ginzburg premette a I costituti di don Pietro Manelfi, Firenze, Sansoni ; Chicago, The Newberry Library, 1970.