Domenico Maria Manni, Vita di Pietro Perna lucchese diligentissimo impressore in Basilea
Lucca, Jacopo Giusti, 1763
Collocazione: Landoni. Opusc. 75
Italiano, tra gli uomini più bassi, che mi sia capitato d’incontrare, se si escludono i nani veri e propri, bestemmiatore ostinato, quasi completamente calvo e incapace di star fermo, Pietro Perna è un personaggio molto noto a Basilea. A quanto pare passa di qua ogni mese, per consigliare pubblicazioni, visionare novità, stroncare opere, e soprattutto rifornirsi di libri proibiti, clandestini, in sospetto d’eresia, che a sua volta smercia nelle librerie di tutti i ducati, le repubbliche, gli stati e le signorie dell’Italia settentrionale.
Terza parte. Capitolo 1 (Basilea, martedì grasso 1545)
Leandro Perini, in La vita e i tempi di Pietro Perna (Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2002), cita questo brano di Q. Non esiste infatti nessun documento iconografico che ci possa anche solo fare intuire l’aspetto fisico di Perna, quindi è Luther Blissett che per la prima volta, utilizzando le armi dell’invenzione e della verosimiglianza che sono proprie dei narratori, dà «un volto, una statura ed una voce» al libraio-stampatore (p. 3).